Musica e arte enogastronomica, danza e teatro, illustrazione e letteratura, pittura e scultura, fotografia e artigianato, nuove tendenze artistiche e tutto quello che può essere definito ARTE
Associazione artistico cullturale Artemisia Via G.Amendola 81 91018 Salemi e-mail ass.artemisia3.0@gmail.com
“L’arte può cambiare il mondo?”. A questa domanda noi di Artemisia rispondiamo SI, l’arte è panacea del mondo. da qui il titolo di questa nostra V edizione di Mascariamu. A questa domanda vogliamo rispondere con una azione creativa e innovativa, istituendo una residenza artistica per madonnari, un raduno in cui alcuni artisti, provenienti da diverse parti della regione, dell’ Italia o del mondo possano incontrarsi pensare, studiare, discutere, sperimentare e creare in sinergia seguendo lo stesso tema. La nostra residenza sarà intesa come laboratorio di ricerca che porterà ad un esito finale condiviso, sarà un luogo in cui il tema della lentezza, del tempo necessario a fare maturare idee, pensieri e opere sarà completamente nelle mani degli artisti. Le residenza sarà anche luoghi di confronto, incontro, contaminazione tra artisti provenienti da realtà ed esperienze diverse, che qui si incontrano, conoscono e scambiano pratiche e idee. Le residenza artistica è una strutture che offre ospitalità agli artisti che desiderano dedicarsi a uno studio o condividere un progetto. Si tratta di spazi creativi che danno all’ artista l'opportunità di entrare in contatto con esperienze, culture e modi di fare arte differenti. Sono anche spazi in cui la ricerca personale e quella collettiva si intersecano, favorendo momenti di approfondimento in solitudine ma anche di condivisione comunitaria. È l'occasione che permette loro di dedicarsi totalmente al proprio lavoro, sostenendone inoltre il processo creativo e il lavoro stesso. Colui che viene invitato a partecipare alle iniziative di tali istituzioni viene definito artista residente o con l'anglicismo artist in residence. Gli artisti chiamati a interagire con le dinamiche consolidate di un luogo indicano nuovi approcci, frutto di una condivisione creativa . Un programma di residenza d’artista permette agli artisti di vivere e lavorare in ambienti nuovi, diversi dai loro studi o dagli spazi di lavoro tradizionali. Da noi gli artisti saranno invitati a vivere in un ambiente diverso, con altri creativi che la pensano allo stesso modo e che hanno la passione per l’arte madonnara. L’idea è che, staccandoci dalla società stereotipata, possiamo riflettere e vedere il mondo in modi diversi, con una messa a fuoco più raffinata e affinata. Le residenza offrirà all’artista un’opportunità estremamente preziosa per staccare la spina dal mondo, riflettere, imparare e produrre e al pubblico di allargare i propri orizzonti di conoscenza. L’arte è dunque capace di esistere non solo all’interno di musei e gallerie, ma anche come componente attiva nel cambiamento di alcuni aspetti del comportamento delle persone in determinati contesti. L’arte può cambiare il mondo? È possibile che l’abbia già fatto noi comunque ci proveremo con il nostro solito spirito d’iniziativa e di innovazione.
L'età indicata per questi laboratori è da 3-4 fino a 14 anni ma gli artisti madonnari in tutto il mondo hanno le più disparate età, alcuni artisti di seconda o addirittura terza generazione scendono in strada ad ogni bella giornata di sole, per dare la possibilità a tutti i passanti di godere dell'arte di strada.
Arte madonnara: cosa è?
"I madonnari sono artisti di strada, così chiamati dalle immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne, che sono soliti disegnare per strada. Il termine è di probabile origine centro-italiana. Il madonnaro è un artista ambulante nomade che si sposta da un paese all'altro in occasione di sagre e feste popolari. Esegue i suoi disegni con gesso, gessetti o altro materiale povero, su strade, marciapiedi, cemento, selciato di centri urbani e che trae il proprio sostentamento grazie alle offerte del pubblico quali oboli o elemosine."
I gessetti vengono anche utilizzati per scrivere sul cemento e sui marciapiedi (in inglese sidewalk chalk drawing). Il disegno con il gesso è un fenomeno di arte di strada al centro di eventi e concorsi. Artisti come Kurt Wenner, Ellis Gallagher e Julian Beever hanno realizzato complessi graffiti con gessetti e pastelli, spesso sfruttando l'anamorfismo.
Museo dell’Arte Sacra:
Sorge al piano terra dell’ex Collegio dei Gesuiti e raccoglie tutti i tesori che un tempo erano custoditi nelle chiese salemitane prima del terribile evento del terremoto del Belice. Una volta recuperate, nel 1982 la curia vescovile di Mazara del Vallo e il Comune di Salemi hanno stabilito che queste opere dovessero essere custodite all’interno del Museo comunale del borgo salemitano. Successivamente, a seguito di una riorganizzazione museale generale, quest’ultimo venne rinominato proprio Museo dell’Arte Sacra. Tra i reperti di grande valore, restaurati e riportati quasi del tutto, alla loro bellezza originale, si annoverano: sculture di legno o in marmo, arredi sacri, statuette votive e dipinti che dall’arte classica vanno a quella moderna, toccando anche il Rinascimento e il Barocco. Nel 2007, il polo venne ristrutturato e adeguato alla contemporaneità, ampliando ulteriormente il suo catalogo di beni culturali di alto prestigio.
Museo della Mafia:
-L’inaugurazione del Museo della Mafia è avvenuta in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, un periodo che ha anche visto l’ascesa di quella dolorosa macchia nera della storia italiana: appunto, la Mafia. Suddiviso in dieci cabine elettorali, l’esposizione permanente conserva tutte le attività mafiose legate a Cosa Nostra: il ruolo della famiglia, la politica, il rapporto con la religione, le intimidazioni della gestione dell’energia e dell’acqua, fino alle terribili stragi e al carcere. Nel tunnel dedicato alla “Palermo felicissima” sono, invece, esposte le varie fasi di un grande abuso edilizio che termina con la visione di un cadavere mummificato, riprodotto dall’artista Cesare Inzerillo. Mentre, ai lati si fronteggiano delle foto silenziose e al tempo stesso di fuoco, quelle della Palermo distrutta dalla presenza della Mafia e le altre di un’utopica città, quella che sarebbe potuta diventare uno dei centri più fiorenti del mondo intero. Successivamente, si passa al labirinto, dove si conserva cronologicamente la storia di Cosa Nostra, attraverso la ricostruzione degli articoli di giornale più significativi di quel periodo oscuro. A seguire, invece, si entra nella sala delle pale eoliche, memento di quei paesaggi devastati con questo espediente, per volere mafioso. In questa stanza, un pavimento erboso fluisce su uno schermo che proietta proprio il fruscio delle pale al contatto con il vento, in un continuum spaziale che richiama la natura. A seguire, un murale racconta le vicende delle vittime dell’organizzazione criminale siciliana, dimostrando anche che, per alcuni di loro, la lotta non è ancora finita. Infine, prima di concludere il tour, i visitatori possono visionare documentari e interviste sul tema.